
Università Popolare dello Sport e Libera Accademia di Roma, due organizzazioni una culturale e una sportiva, un sistema associativo e un progetto: cosa vuol dire?
A uno sguardo veloce potrebbero apparire due associazioni distinte che agiscono insieme per offrire tante attività “Cultura Benessere e Sport”, utilizzando spazi comuni, mantenendo due identità separate, metodologie didattiche differenti, dirigenti impegnati su fronti diversi.
Potrebbe apparire questo, ma il Progetto Culturale, costruito sulla base di un pensiero comune, è ben più complesso e ci vede – al contrario – agire come un’unica Comunità che ha solo la formalità di essere composta da due realtà. Nella sostanza siamo un unico organismo – in questo senso un sistema – che si avvale di un unico gruppo di dirigenti, docenti e collaboratori impegnati nell’impresa di realizzare azioni formative, tra loro connesse e non separabili, che si sostengono e alimentano.
Un Progetto Culturale evocativo della ricerca di uno stile di vita in cui siano predominanti i valori della cooperazione, della comprensione e accettazione delle diversità; in cui il rispetto dei beni naturali e comuni sia vissuto nel quotidiano e non come evento “straordinario”.
Un’offerta di percorsi e azioni che possano sempre più evolversi per creare una società attiva, attenta ai valori fondamentali del vivere insieme, una società in grado di promuovere coesione, perché il nostro tempo sia migliore e il futuro che possiamo costruire sia come molti desiderano.
Un Progetto sensibile a riflessioni che oggi spingono alla riscoperta dell’essenzialità e dell’accuratezza in opposizione a un consumo immotivato, a una crescita esponenziale e spregiudicata, alla sacralizzazione del superfluo.
Il nostro viaggio insieme è iniziato da tempo, le diverse esperienze di provenienza sono state per noi una ricchezza, cercare costantemente un’armonia di intenti è la tenacia del “viaggiatore” che accomuna tutti noi.
Confidiamo nel cambiamento, attraverso la crescita di consapevolezza del singolo e il suo irradiarsi nella collettività… perché cambiare è necessario, per contrastare le involuzioni che il nostro momento storico produce, promuove e cavalca, con un linguaggio inappropriato, azioni deserte di lungimiranza, trascuratezza nella veloce comunicazione e obiettivi sempre più restrittivi e contingenti.
Una Comunità educante/cooperante, come ci permettiamo di considerarci, che può contribuire a modificare atteggiamenti di chiusura ed esasperante individualismo, introdurre piccoli e più grandi elementi che animano il confronto, il dialogo, la conoscenza e da questi promuovere quella solidarietà e attenzione che, a partire dai semplici rapporti umani, può sviluppare una società aperta e “civilizzata”.
Noi ci crediamo, continuiamo a spenderci in questa direzione, apriamo i nostri spazi ai cittadini, vogliamo ascoltare prima ancora di condividere competenze e saperi.