
Le nostre linee progettuali di viaggio e cooperazione – che ci piace immaginare come “vie” aperte alla conoscenza e alla comunicazione – attingono alla storia delle nostre attività di programmazione culturale e prendono corpo anche dai tanti progetti di scambio europeo e di cooperazione internazionale realizzati in questi anni. Questi due aspetti, la programmazione culturale qui a Roma e le attività di scambio e cooperazione in molti luoghi, hanno sempre avuto un punto in comune: la ricerca di un giusto equilibrio tra la costruzione di rapporti “sani” con le Istituzioni rappresentative dei territori che abbiamo percorso e la costruzione di una rete di collaborazione fatta di dialogo tra buone prassi con le componenti della società civile organizzata e non, sempre presenti e garanti della legittimità della narrazione dei propri luoghi e culture.
Altro punto fondamentale è la nostra ricerca di un giusto equilibrio all’interno di un progetto di conoscenza che si vuole basare su un approccio di studio di un “passato conosciuto” che va sempre riletto e reinterpretato alla luce delle nuove scienze e un presente che incombe e un futuro pieno di incognite, ma che va sostenuto e disegnato diventandone attori consapevoli. Questo è l’atteggiamento che abbiamo avuto e vogliamo mantenere ed è per questo che la nostra proposta si arricchisce di nuove idee, tavoli con nuovi protagonisti, proposte per affrontare al meglio la complessità che ci attende.
Andiamo alla scoperta di mondi e culture, vicini e lontani, con entusiasmo e piacere percorrendo nuove e vecchie “vie”. Durante i nostri viaggi – fuori e dentro le nostre case – abbiamo compreso, con l’esperienza, che mondi e culture sono molti e diversi. Sono tutti importanti ed è necessario conoscerli, poiché sono specchi che riflettono il nostro e conoscerli ci permette di capire meglio noi stessi, di definire la nostra identità attraverso il confronto e il dialogo con le altre.
Viaggiare con noi non significa necessariamente fare i bagagli e partire, perché ciò che proponiamo non sono “viaggi” ma “progetti di viaggio”. Sappiamo bene che esistono tanti tipi di viaggiatori: anche coloro che amano “spostarsi” senza allontanarsi da casa, studiando mappe e strade, ipotizzando itinerari, immaginando luoghi e storie attraverso le parole di altri. Piace farlo anche a noi, ed è per questo che costruiamo progetti “complessi”, in cui il viaggio in sé ne è solo una parte, importante ma non fondamentale, perché accompagnata da percorsi di approfondimento e conoscenza fatti di incontri con esperti, narrazioni, seminari e brevi corsi, cibo tradizionale, momenti conviviali di musica e danze. Segui questo link per vedere i PERCORSI CONSIGLIATI
Ci chiediamo spesso quale sia veramente la forza che ci spinge a viaggiare. Il bisogno continuo di stupirci con qualcosa di nuovo? Di vivere avventure? Oppure semplice curiosità? Forse questa forza è proprio la ricerca della risposta: essere sempre in movimento, indagare sulle tracce di chi ha percorso strade e luoghi prima di noi, sempre concentrati, pieni di idee, di ipotesi, di progetti. “Nomadi” e viandanti infaticabili, per i quali ogni viaggio è uno sforzo, un’indagine tesa a conoscere la vita, il mondo, noi stessi, gli altri.